Franz Ficara exibition's reviewsCon tutta la buona volontà, non si trova una definizione, una « tendenza », che possa andar bene per Franz Ficara Questa impossibilità di etichettarlo è il suo principale titolo di merito, è la conferma che egli lavora senza intrupparsi nelle correnti. L'unica legge alla quale obbedisce è la sua ispirazione, lim­pida  e felice.

Questa ispirazione è spesso autobiografica. Frammenti di una vita, tessere di un mosaico che ri­portano il pittore in una dimensione onirica, senza tuttavia fargli perdere il contatto con la realtà, che quella - - favolosa, inconfondibile, irripetibile - - del vecchio Sud. Ha scritto giustamente Diego Curtò: « Ficara contiene tutte le leggi speciali per la Calabria ». Le contiene e le esprime, con quel tanto di pudore, di commozione, di rabbia, che un uomo del Sud mette sempre nel rievocare la sua terra, i volti e le pietre della sua terra.

Guardiamo e riguardiamo certe facce senza stancarci.  Vi leggiamo la miseria  e la speranza, la di­gnità e l'attesa. Un discorso aperto, che da cento anni aspetta uno sviluppo, che si trascina penosamente  tra una sventura e l'altra, senza concludersi.   Un'amarezza che si riflette nei volti delle donne,   le cui lab­bra carnose sembrano serrate, chiuse ad ogni pur vago sorriso.

Signori, risparmiatevi la lettura di opere dotte sulla questione meridionale. II Sud è qui: in queste facce, in questi quadri; in questo muto dolore; nel lavoro d'un pittore che sa, che ricorda, che « vive » quel dramma, che ci trasmette quelle emozioni. È proprio la sincerità dell'artista, la sua partecipazione a una tragedia civile, che rende così vere, cosi vive, le sue tele. Ma non fermiamoci ai protagonisti. Parliamo anche della terra, delle marine (vere, o sognate?), delle nature morte che Ficara dipinge con pennellate si­cure e nervose, con suggestivi accordi di colore. Parliamo insomma di tecnica, di bravura; ma sottovoce, perché il nostro pittore non ama gli elogi,

IGNAZIO MORMINO

Other reviews

Personali

1948 - Libreria U.T.E.T. - Reggio Calabria
1952 - Banco di Sicilia - Palermo
1955 - Banco di S i c i l i a - Palermo
1968 - Galleria Arte Giovane - Milano
1971 - Studio Mercurio - Milano
1972 - Galleria Braidense - Milano
1972 - Galleria Levante - Camogli
1972 - Galleria Internationale - New York
1972 - Galleria Marino - Palermo
1973 - Galleria Il Castello - Milano
1973 - Galleria Duomo -Desenzano
1974 - Studio Mercurio - Milano
1974 - Galleria Il Castello - Milano
etc....
1987 - Galleria d'arte Filippin - Milano


Collettive


Reggio Calabria 1954; Palermo 1958; Macerata 1968; Milano 1969; Milano 1970;
Lugano 1971; Palermo 1972; Alassio 1972; Firenze 1972; Imperia 1972, ecc.
1973 Messina; 1973 Mantova; 1974 Zurigo; etc.

Premi


Palermo 1959 - Primo Premio d'Arte Sacra « Abbazia di Monreale »

Palermo 1958 - Primo Premio « S. Flavia ».
Inoltre a coronamento di una lunga e validissima presenza artistica
nel centro storico di Brera, nel marzo 1972 gli è stato conferito
per l 'attività pittorica l'Ordine Internazionale Braidense.
Imperia S. Lorenzo 1972 - « Vela d'argento » per l'Arte e la Cultura.

Bibliografie e citazioni


Milano « Corriere della Sera » - Savona « Arte Stampa » -
Torino « La Gazzetta del Popolo » - Roma « Città Eterna » -
Parma « La Gazzetta di Parma » - Milano « Valigia Diplomatica » -
Napoli « Roma » - Roma « L'Avvenire » -Como « La Provincia » -
Catania « Espresso Sera » - Piacenza « Libertà » -
Udine « Il Messaggero Veneto » - Genova « Il Secolo XlX » -
Palermo « Sicilia »