IPOTESI DI CRONOLOGIA DEI NORMANNI IN ITALIA IN RELAZIONE ALLA FONDAZIONE DEI CASTELLI DI S. ELPIDIO E MONSAMPIETRO MORICO

di Giuseppe Ficara  ©1999

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Nella foto: Giuseppe Ficara di fronte al torrione di s. Elpidio Morico in una foto del 1998

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ANTEFATTO:

896, Vichinghi danesi, abili navigatori, dopo decenni di scorrerie nel Nord della Francia, nelle Asturie, in Portogallo (844), nelle Baleari, in Provenza e in Toscana (859-862), si stabiliscono presso le foci della Senna.

911, Accordo di Saint-Clair-sur-Epte tra i Vichinghi della Senna (i Normanni) sotto ROLLONE e il re franco CARLO IL SEMPLICE; ROLLONE ottiene in feudo parte della regione che, in seguito, diverrà la Normandia.

911-913, papa ANASTASIO III converte i Normanni al Cattolicesimo. Da allora la storia dei Normanni, e del loro discendente svevo, Federico II ( il puer apuliae "stupor mundi") sarà strettamente legata alle sorti del papato, di cui insidierà il potere temporale, in un alternarsi di conflitti e riappacificazioni.

9 maggio 1009, Bari: insurrezione antibizantina capeggiata dal longobardo MELO, ricco proprietario e commerciante di Bari; l'insurrezione viene repressa dai Bizantini, il figlio di Melo, ARGIRO, viene portato prigioniero a Costantinopoli.

VENUTA DEI NORMANNI IN ITALIA:

1017, MELO dopo aver incontrato sul Gargano un gruppo di quaranta cavalieri normanni nel santuario di San Michele di ritorno dalla terra santa, incoraggiato da papa Benedetto VIII e dai principi longobardi (Weimar), rinnova l'insurrezione con l'appoggio di MERCENARI NORMANNI.

1018, ottobre, MELO coi NORMANNI, è sconfitto a CANNE e fugge in Germania,dove morirà. I normanni superstiti dei circa tremila che combatterono, passano al servizio dei principi longobardi di Benevento e Salerno.

1025, guerrieri normanni si pongono al servizio del duca Sergio IV di Napoli contro i musulmani;

1029, il loro capo, RAINULFO DRENGOT-QUARREL, è investito della contea di AVERSA, che diventa punto d'appoggio e centro di reclutamento per i Normanni in Italia. Quivi giungono, tra gli altri, i primi figli di Tancredi di Hauteville-la-Guichard, gli "Altavilla";

1038, questi, assoldati dagli stessi bizantini contro i musulmani di sicilia, non essendo stati pagati al ritorno nella città di Reggio, si rivoltano contro di essi con l'appoggio del condottiero longobardo Arduino che, nel

marzo 1041, si reca ad Aversa incitando i normanni a ritentare l'impresa di Puglia fallita nel lontano 1018 e a scacciare i bizantini dalla Puglia.

1041, 4 maggio, i normanni sono vincitori nella battaglia dell'Ofanto, presso Canne, e ritornano a Melfi.

1042, ARGIRO MELE, figlio di MELO DI BARI, è acclamato dai normanni e dai baresi "princeps et dux Italiae".

1042, Guglielmo Braccio di ferro di ALTAVILLA, fratello di MAUGER (Maugero) e di DROGONE, viene acclamato CONTE DI MELFI; DROGONE ("Dragone Normanni"), che gli succederà nella carica, è padre di MALUGERO MELO, secondo la cronaca di Natale Medaglia del 1692. Comincia l'espansione verso la Puglia, la Calabria e la Basilicata. Giunge ad Aversa un altro Altavilla: ROBERTO IL GUISCARDO.

1047, ENRICO III DI SVEVIA, in viaggio nel meridione d'Italia, fa suo vassallo il conte normanno DROGONE.

1052, DROGONE DI MELFI è ucciso insieme al duca longobardo Weimar (Guaimario di Salerno); sua moglie Porzia (secondo la cronaca del Medaglia cit.) si rifugia a Fermo con i suoi tesori ed il figlio Malugero (Mauger) presumibilmente dalla Calabria e non dalla Sicilia (come afferma il Medaglia) dove i normanni avrebbero messo piede solo a partire dal 1061 con la presa di Messina.

1052, ARGIRO, figlio di MELO DI BARI, è inviato dai bizantini in PUGLIA per tentare una mediazione coi normanni.

1052, settembre, LEONE IX ne approfitta per muovere contro i normanni con l'Appoggio di FEDERICO DI LORENA e dell'Impero Germanico; dopo una prima sconfitta, i principi tedeschi tornano all'attacco ma subiscono, il

18 giugno 1053, la sconfitta di CIVITATE.

1053, LEONE IX, prigioniero dei normanni, riconosce le conquiste normanne ed ottiene, in cambio, la signoria su BENEVENTO; rimane otto mesi a Benevento, più prigioniero che ospite dei suoi vassalli. Nel

1054, ottiene il permesso di tornare a Roma e qui muore nell'aprile dello stesso anno.

1055, è eletto papa Vittore II, primo dei quattro papi tedeschi imposti dall'imperatore Enrico III, al quale chiederà aiuto contro l'estendersi delle conquiste normanne; lo incontrerà a Firenze dove si terrà in giugno un affollatissimo concilio.

1057, è eletto papa Stefano IX che muore dopo pochi mesi di pontificato.

1058, è eletto papa Benedetto X, poi deposto nel Concilio di Sutri e rifugiatosi nel castello di Galeria.

1059, è eletto papa Niccolò II, del partito della riforma ecclesiastica, lo stesso di Pier Damiani.

1059, concilio di Benevento; il GUISCARDO promette aiuto al papa ed espugna il castello di Galeria deponendo, anche di fatto, BENEDETTO X. Noccolò II invia Pier Damiani ed Anselmo da Baggio a sostegno dei patarini in lotta col vescovo Guido da Velate, simoniaco e concubinario.

1059, convocazione del Concilio di Melfi; viene sancito il divieto di assistere ai riti celebrati dai sacerdoti concubinari; ROBERTO IL GUISCARDO fa giuramento di fedeltà al papa e viene infeudato dei ducati di Puglia e Calabria, RICCARDO D'AVERSA viene successivamente infeudato principe di Capua.

1061, Niccolò II muore a Firenze mentre si prepara a sostenere l'aspra reazione del partito imperiale germanico.

1061, È eletto papa, con l'appoggio dei normanni, il nobile milanese Anselmo da Baggio col nome di ALESSANDRO II. Alla sua elezione si ribella l'imperatrice reggente Agnese, forte dell'appoggio della nobiltà romana e di Bisanzio, e gli oppone, come antipapa, il vescovo di Parma, Cadalo, col nome di ONORIO II, che riesce a cacciarlo da San Pietro. Nel Concilio di Augusta dell'anno successivo sarà riconfermato papa ALESSANDRO II.

1061, RUGGERO ALTAVILLA occupa Messina.

1061, MALUGERO MELO fonda, secondo la cronaca del Medaglia cit. ed la testimonianza del pievano Catalini, i castelli di S. Elpidio Morico, Monsampietro Morico e Monte Rinaldo.

1071, ROBERTO IL GUISCARDO ALTAVILLA, fratello di RUGGERO, scaccia i Bizantini da Bari e Brindisi.

1072, RUGGERO conquista Palermo.

1073, sale al soglio pontificio, eletto a furor di popolo, Gregorio VII, che aveva consegnato ai capi normanni in lotta coi saraceni di Sicilia il vexillum Sancti Petri.

1073, ROBERTO IL GUISCARDO conquista Amalfi.

1076, ROBERTO conquista Salerno.

1076, ENRICO IV, re di Germania, reagendo alla politica delle investiture di GREGORIO VII, convoca il concilio di Worms e lo depone dal soglio pontificio.

1076, GREGORIO VII lo scomunica.

1077, gennaio, ENRICO IV si umilia a Canossa davanti al Pontefice per ottenere l'assoluzione.

1078, scomunica di ROBERTO IL GUISCARDO per l'invasione di territori pontifici.

1078, probabile anno della scomunica di Malugero Melo, che, come scrisse il Medaglia, "s'avanzò nella Signoria e in progresso di tempo si rese quasi assoluto tiranno in guisa tale che costrinse Gregorio VII a fulminarlo colla scomunica come usurpatore di Fermo e della Marca fermana".

1080, dopo un altro Sinodo convocato dall'imperatore, viene eletto antipapa l'arcivescovo di Ravenna, col nome di Clemente III;

1080, ACCORDI DI CEPRANO tra Gregorio VII e Roberto il Guiscardo che cede i diritti sulla marca di Fermo, che seguendo il racconto di Natale Medaglia, sarebbe stata conquistata da Malugero Melo.

1084, Pasqua, ENRICO IV si fa eleggere imperatore in San Pietro dall'antipapa Clemente III; Gregorio VII, rifugiatosi a Castel S. Angelo, è salvato da Roberto il Guiscardo che lo ospita a Salerno, dove morirà il 25 maggio 1085.

 

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